Studia le vesti e la moda come beni culturali dal tardoantico a oggi, nella loro materialità di oggetti da comprendere, tutelare e valorizzare; nella rappresentazione simbolica, sociale e culturale. Nonché nella loro capacità di produrre effetti positivi sulle economie, e di essere specchio dei tempi e promotori di innovazioni e tecnologie.
Il gruppo di ricerca si occupa di moda come bene culturale e pone l’oggetto, una veste o un accessorio, al centro dell’indagine attraverso un approccio di cultura materiale, osservando il contesto di appartenenza, l’impatto e l’immagine che produce nelle testimonianze scritte e/o visive nel lungo periodo. Sono coinvolti nelle ricerche studiosi che si occupano di storia, storia dell’arte, archeologia, archivistica, diagnostica e restauro, ciascuno con le proprie competenze, al fine di individuare strumenti e forme per interpretare, conservare, tutelare e valorizzare oggetti e memorie della moda dal loro ritrovamento al loro stoccaggio, fino all’esposizione al pubblico, adottando i più innovativi sistemi di conservazione, catalogazione, digitalizzazione e organizzazione informatizzata dei dati.
Il gruppo di ricerca, presso il DBC, si avvale del supporto del FrameLab. Multimedia & Digital Storytelling, diretto da Alessandro Iannucci, per la strumentazione tecnica e la comunicazione multimediale di alcune ricerche.
Nel complesso, i temi trattati dal gruppo sono:
- moda come bene culturale
- materialità delle vesti in ambito storico e archeologico
- vesti e cerimoniale
- abito e rappresentazione
- mestieri e tecnologie della moda
- storia del costume e della moda
- patrimonio culturale della moda
- archivi della moda
- moda e cronologia dell'opera d'arte