Chi siamo
Valorizziamo le molteplici anime disciplinari del Cultural Heritage, plasmiamo professionalità competitive e promuoviamo la conoscenza e la protezione del patrimonio storico-artistico.
Il Dipartimento di Beni Culturali valorizza il dialogo inter e transdisciplinare per lo studio integrato del patrimonio culturale materiale e immateriale e delle diverse forme di interazione fra attività antropiche, memoria storica e contesto ambientale. In linea con i più aggiornati indirizzi della ricerca internazionale, promuove la sinergia fra settori disciplinari di area umanistica e scientifico-tecnologica. Su questo approccio multidimensionale, attraverso tre livelli di formazione, plasma professionalità competitive cui fornisce strumenti conoscitivi e metodologie all’avanguardia per operare nel campo del Cultural Heritage concepito nelle sue plurime accezioni.
Il DBC è l’unico Dipartimento del Campus di Ravenna. Anche in virtù di tale localizzazione, rappresenta un riferimento per l’aggregazione di competenze variegate intorno allo studio olistico del patrimonio culturale ampiamente inteso. I professori e i ricercatori del DBC operano infatti in ambito storico-artistico, archeologico, biblioteconomico e archivistico, musicologico, bioantropologico, fisico-chimico e paesaggistico, in armonia con contenuti e metodi delle discipline storiche, filologico-letterarie, politologiche, sociologiche e demoetnoantropologiche. In accordo con l’obiettivo di favorire la conoscenza, la conservazione e la promozione dei Beni Culturali, il Dipartimento incoraggia connessioni progettuali e didattiche con le articolazioni territoriali degli altri Dipartimenti dell’Ateneo (U.O.S.) presenti nella sede ravennate.
La nostra ricerca
L'attività di ricerca del dipartimento si sviluppa in molteplici ambiti, riflesso della sua peculiare vocazione interdisciplinare.
Ciò che contraddistingue il DBC è la capacità di far dialogare e interagire expertises e prospettive culturali diverse: professori e professoresse, ricercatori e ricercatrici, con competenze scientifiche e disciplinari differenti, in alcuni casi apparentemente molto distanti, collaborano alla costruzione su scala locale, nazionale e internazionale di percorsi progettuali rivolti allo studio, alla conservazione e alla promozione del Cultural Heritage, anche avvalendosi dei quindici Laboratori di ricerca riconosciuti e formalizzati come articolazioni dipartimentali. Questi corrispondono sia a spazi fisici dotati di strumentazioni all’avanguardia e focalizzati su precisi obiettivi di ricerca, sia a "laboratori delle idee" strutturati come spazi di incontro e confronto scientifico intorno a tematiche specifiche.
La nostra formazione
Il Dipartimento propone un'offerta formativa ampia e qualificata, che include corsi di laurea triennale e magistrale, anche in lingua inglese. Nelle attività didattiche valorizza la stretta connessione con le linee di ricerca percorse dalle sue eccellenze disciplinari anche favorendo il trasferimento agli studenti di competenze pratiche attraverso il loro coinvolgimento nelle attività dei molti Laboratori di ricerca.
Ai primi due livelli di formazione segue un percorso post lauream con il Dottorato di ricerca interdipartimentale in Beni Culturali e Ambientali, una Scuola di Specializzazione interateneo in Beni Musicali e un Master, a testimonianza di un percorso didattico originale, completo e in sé coerente, dalla preparazione di base alla specializzazione avanzata e funzionale al conseguimento di capacità di organizzazione e gestione di gruppi di lavoro multidisciplinari e interculturali per affrontare tematiche complesse nel vasto campo del Cultural Heritage.
Il nostro impegno per la società e la nostra collaborazione con enti e imprese
Il Dipartimento promuove iniziative di disseminazione scientifica e s’impegna per rafforzare sempre più il proprio impatto sociale nel vasto campo del Cultural Heritage collaborando attivamente con enti di ricerca, istituti scolastici, aziende e imprese a livello locale, nazionale e internazionale.
Organizza eventi divulgativi rivolti a differenti tipi di fruitori; fornisce consulenze sul patrimonio culturale in termini di investimento diretto delle proprie expertises, anche in connessione con il tema della diagnostica e della conservazione preventiva e di apertura ai cittadini dei propri laboratori di ricerca; supporta la comunicazione e la valorizzazione digitale del patrimonio museale e paesaggistico; partecipa a programmi di cooperazione attivandosi per il trasferimento e la costruzione delle conoscenze nei paesi in via di sviluppo secondo i principi della citizen science, della public history e della public archaeology.
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La cultura della qualità nel Piano strategico di Dipartimento
Una strategia, quella di DBC, che pone la qualità al centro delle attività: chiarezza degli obiettivi, monitoraggio costante dei risultati raggiunti, azioni di miglioramento.
La nostra storia
Il Dipartimento di Beni Culturali nasce il 16 ottobre 2012 in attuazione del nuovo statuto dell'Alma Mater Studiorum, Università di Bologna e del nuovo assetto organizzativo complessivo determinato dalla riforma universitaria.
Presso la sede di Ravenna dell’Università di Bologna, la tradizione di studi nell'ambito dei beni culturali inizia a radicarsi con la Scuola diretta a fini speciali per Archivisti (1989/90-1992/93), con il Corso di laurea inConservazione dei Beni culturali della Facoltà di Lettere e filosofia (1992/93- 1996-1997) e si consolida con l’istituzione della Facoltà di Conservazione dei Beni culturali (1996/7-2011/12) e del Dipartimento di Storie e Metodi per la Conservazione dei Beni culturali (1998-2012).
L'attuale direttrice e i vecchi direttori del dipartimento:
- Anna Chiara Fariselli (in carica dal 3 maggio 2024)
- Luigi Canetti (in carica dal 3 maggio 2018)
- Luigi Tomassini (in carica dal 2015 al 2017)
- Angelo Pompilio (in carica dal 2013 al 2015)