Il fine del progetto è esaminare le possibili dinamiche di crescita e declino degli abitati della costa iraniana del Golfo Persico, soprattutto quelli legati ad attività marittime, alla luce dei possibili mutamenti ambientali, territoriali e climatici che le due unità di ambito scientifico potranno identificare. Il progetto si propone quindi anche di esaminare come l'uomo sia riuscito a adattarsi alle condizioni climatiche e ambientali del Golfo Persico, e in qualche modo a superare questo condizionamento attraverso l'utilizzo di competenze tradizionali, in particolare per la gestione delle acque dolci.
L'originalità del progetto deriva dal suo approccio oggettivo e metodologico. Esso mira a comprendere l'importanza delle esigenze economiche legate al commercio, agli eventi politici e alle decisioni delle varie dinastie, ma anche ai cambiamenti delle condizioni ambientali, da quelle geologiche a quelle climatiche, nell'insediamento della costa iraniana del Golfo Persico, mai prima d'ora studiata in modo esaustivo.
Il progetto è caratterizzato da un forte approccio interdisciplinare, avvalendosi di un'indagine basata sull'archeologia e sull'archeometria, nonché sulle scienze ambientali, principalmente sulla geomorfologia. Le due linee di ricerca, "Uomo" e "Ambiente", lavorano parallelamente per giungere a una ricostruzione metodologicamente solida del rapporto tra condizioni ambientali e insediamento umano, in una regione dalle peculiari caratteristiche ambientali e in una prospettiva diacronica. La ricerca archeologica permetterà di garantire che tutte le informazioni, comprese quelle sulla linea “ambiente”, abbiano un contesto cronologico e un collegamento con le diverse situazioni storiche.
Ente finanziatore
MUR - Ministero dell'Università e della ricerca (cofinanziato dall'Università di Bologna).
Programma di riferimento
PRIN 2022.