Antonio Panaino, Prefazione; Franco Cardini, Presentazione; Antonio Panaino, La pericope dei Magi nel Vangelo secondo Matteo; Andrea Piras, I magi zoroastriani e i segni dei tempi; Anna Benvenuti, Tra kronos e kairos. I Magi nella rifondazione liturgica del tempo; Giovanni Macchia, Le reliquie pellegrine; Marina Montesano, I Magi di Marco Polo; Maria Adele Signorini, E. Pacini, M. Agnoletti, Piante, fiori, simboli. L’elemento vegetale nell’iconografia dei Magi attraverso gli esempi di Gozzoli e Gentile da Fabriano; Marco Masseti, Fiere esotiche e selvaggina nostrana. La raffigurazione zoologica nelle Adorazioni dei Magi fra il Tardo Gotico ed il primo Rinascimento italiani, con particolare riferimento alle opere di Gentile da Fabriano e di Benozzo Gozzoli; Stefano Piacenti, «Stella fulgore nimio rutilat». La fortuna scenica dei Magi; Stefano Piacenti, Magi in celluloide; Marco Vanelli, Filmografia sui Re Magi; Francesco Calzolaio, Alessia Zubani, La leggenda dei magi in un Diatessaron persiano de epoca mongola; Paolo Ognibene, I Magi nelle traduzioni slave di Mt. 2,1-12.
Nella liturgia del Natale i Magi rappresentano una delle voci più misteriose ed affascinanti; venuti da un lontano Oriente al seguito di una stella, cercano il Salvatore tra mille difficoltà e (secondo la stessa narrazione evangelica) dopo averlo finalmente trovato, rischiano addirittura di metterlo in pericolo, se solo un angelo non li indirizzasse su un’altra strada ingiungendo loro di non fare ritorno dal perfido Erode. In principio né Re, né tre, i Magi hanno assunto molteplici identità, divenendo anche quattro, otto o dodici, ed hanno svolto una funzione ideologica cangiante a seconda delle distinte realtà in cui la storia che li celebrava si è affermata, magari solo attraverso la voce (meno nota, ma per questo non meno significativa) di una minoranza cristiana. Tale narrazione si è col tempo espansa grazie alla letteratura “apocrifa”, in cui il tema dei Magi si è intersecato con quello della regalità, della mercatura, dell’ambasceria e della divinazione astrale, sempre conservando la “cifra” distintiva dell’universalismo cristiano come valore centrale, di cui tali viaggiatori si fanno testimoni, a conferma di una buona novella che viene per tutti. La ricchezza espressiva, teologica, concettuale e propagandistica che ha connotato tale ciclo narrativo non ha conosciuto confini nel mondo eurasiatico e successivamente anche negli altri continenti, generando una rete di tradizioni devozionali e spirituali straordinariamente ricca e variegata. Questa raccolta di saggi, curata da alcuni tra i maggiori specialisti della materia, propone, in armonia con la complessità del soggetto, una serie di percorsi interpretativi ed esegetici, volti ad indagare l’eccezionale ricchezza espressa dal cammino dei Magi nella sua ininterrotta diffusione, nel tempo e nello spazio, tra simboli e riti capaci di ispirare ancora i moderni a dispetto della diversità delle lingue e delle distinte modalità espressive.