Il Laboratorio del DNA antico si prefigura come il laboratorio di riferimento per le analisi su materiale antico presso l’Università di Bologna, essendo l’unico dotato di tutti gli standard necessari per la caratterizzazione di DNA antico.
Il Laboratorio è articolato in 3 ambiti di attività:
- RICERCA: le attività si concentrano sull’analisi di reperti antichi al fine di ricostruire la storia evolutiva di popolazioni umane, sulla ricostruzione dei processi di domesticazione del cane, del lupo, su analisi di identificazione di personaggi famosi, di determinazione dell’età biologica, anche in ambito forense mediante approcci innovativi.
- DIDATTICA: comprende tirocini formativi finalizzati all’acquisizione dei CFU previsti dai diversi Corsi di Laurea Triennale e magistrale, nonché quelli propedeutici alla preparazione della tesi di laurea.
- TERZA MISSIONE: le attività in questo ambito si concretizzano in azioni che riguardano il trasferimento a scopo educativo, culturale e di sviluppo della società dei diversi risultati scientifici, anche nell’ambito delle scuole di ogni ordine e grado, ponendosi come laboratorio modello di un’università “aperta” in modo particolare al territorio ravennate e alle sue realtà sociali ed economiche.
Il Laboratorio del DNA antico, recentemente potenziato ed adeguato agli standard qualitativi e alle norme previste per questo specifico ambito di ricerca, con pressione positiva dell’aria, filtri HEPA e cappe a flusso laminare, rappresenta un punto di riferimento per ricerche multidisciplinari che, attraverso un approccio integrato, utilizzano metodi genetico molecolari per rispondere a domande di ricerca condivise, promuovendo l’integrazione tra discipline umanistiche e scientifiche.
Il Laboratorio del DNA antico (DNA Lab) svolge attività di ricerca e didattica nei settori della paleogenetica e dell’antropologia molecolare, oltre a servizi in conto terzi offrendo analisi a supporto di perizie in ambito archeologico e forense. Le recenti innovazioni nel campo dell’estrazione e della caratterizzazione del DNA, anche da campioni biologici antichi, hanno portato alla generazione di enormi database di sequenze autosomiche e mitocondriali di individui moderni e antichi, consentendo di indagare l’intero spettro della variazione genetica umana e di altre specie, in una prospettiva sincronica e diacronica.