Scavo archeologico presso Grotta della Lea, Nardò (Puglia)

Un’indagine archeologica sulla transizione tra Neandertaliani e Sapiens nel Paleolitico italiano.

Il progetto rientra in un ampio programma di ricerca che abbraccia il Pleistocene superiore, con l'obiettivo specifico di analizzare, in Italia, la transizione dal Paleolitico medio al Paleolitico superiore, avvenuta tra 50.000 e 40.000 anni fa. Questo periodo è fondamentale, in quanto segna l'estinzione degli ultimi Neandertaliani e l'arrivo del Sapiens in Europa.

Durante la campagna di scavo del 2024, è stata estesa l'area di indagine e condotto uno scavo stratigrafico del deposito Paleolitico, confermando le ipotesi avanzate nel 2023, ovvero che la superficie paleolitica individuata appartiene all'Epigravettiano antico.

L'obiettivo della campagna di scavo del 2025, prevista per il mese di luglio, è approfondire ulteriormente gli scavi al fine di verificare la presenza di fasi paleolitiche ancora più antiche. Le grotte vicine a Grotta della Lea mostrano evidenze di presenza umana risalenti alle prime fasi del Paleolitico superiore e medio, corrispondenti ai primi Sapiens in Europa e ai gruppi Neandertaliani precedenti. Di conseguenza, ci sono buone probabilità di rinvenire depositi paleolitici più antichi anche a Grotta della Lea, offrendo l'opportunità di studiare l'interazione (o la sua assenza) tra Sapiens e Neandertaliani nella penisola italiana.

Lo scavo seguirà una griglia composta da quadrati di 50 cm e ogni reperto, sia esso litico, faunistico o di altro tipo, verrà registrato utilizzando una stazione totale. Inoltre, saranno prelevati campioni di carbonio e sedimenti per condurre ulteriori datazioni radiometriche e analisi del DNA antico, che si aggiungeranno ai campioni attualmente in fase di analisi.

Ente finanziatore

Università di Bologna.

Programma di finanziamento

Alma Scavi 2025.

Gruppo di ricerca