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![Gli “amanti di Modena” erano due individui di sesso maschile Gli “amanti di Modena” erano due individui di sesso maschile](https://beniculturali.unibo.it/it/notizie/gli-201camanti-di-modena201d-erano-due-individui-di-sesso-maschile/@@images/c7136fe0-25dc-434c-aa2c-75f3ab2a36b6.jpeg)
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Gli “amanti di Modena” erano due individui di sesso maschile
Sepolti mano nella mano nella stessa tomba in una necropoli di epoca tardo-antica, fino ad oggi si era ipotizzato fossero un uomo e una donna. Ma una nuova analisi, basata sullo studio dello smalto dentale, rivela ora che si trattava di due uomini: un caso unico nel suo genere, di cui resta misterioso il significato
![Il più grande studio mai condotto sul DNA antico fa luce su millenni di storia dell'Asia centrale e meridionale Il più grande studio mai condotto sul DNA antico fa luce su millenni di storia dell'Asia centrale e meridionale](https://beniculturali.unibo.it/it/notizie/il-piu-grande-studio-mai-condotto-sul-dna-antico-fa-luce-su-millenni-di-storia-dellasia-centrale-e-meridionale/@@images/51958057-b50d-4d8c-9389-ba4ce1769369.jpeg)
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Il più grande studio mai condotto sul DNA antico fa luce su millenni di storia dell'Asia centrale e meridionale
I dati genetici raccolti dal genoma di oltre cinquecento individui vissuti migliaia di anni fa hanno svelato nuovi dettagli su eventi fondamentali come l’origine delle lingue indo-europee e la nascita dell’agricoltura. Coinvolto anche un gruppo di ricercatori dell’Università di Bologna
![Ha 3,8 milioni di anni il primo cranio fossile del più antico degli Australopitechi Ha 3,8 milioni di anni il primo cranio fossile del più antico degli Australopitechi](https://beniculturali.unibo.it/it/notizie/ha-3-8-milioni-di-anni-il-primo-cranio-fossile-del-piu-antico-degli-australopitechi-1/@@images/10710c23-7456-4709-b7a3-0157f3fe3c85.jpeg)
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Ha 3,8 milioni di anni il primo cranio fossile del più antico degli Australopitechi
Venuto alla luce in Etiopia, è un reperto “straordinariamente completo” di Australopithecus anamensis. Le analisi di un gruppo internazionale di ricercatori, a cui hanno partecipato anche studiosi dell’Università di Bologna, mostrano per la prima volta che Australopithecus anamensis avrebbe convissuto per circa 100.000 anni con il suo successore, Australopithecus afarensis
![Svelati i segreti delle cure materne dei nostri antenati più antichi Svelati i segreti delle cure materne dei nostri antenati più antichi](https://beniculturali.unibo.it/it/notizie/svelati-i-segreti-delle-cure-materne-dei-nostri-antenati-piu-antichi/@@images/a5d8e70a-740d-49ee-a1e3-50034404f72f.jpeg)
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Svelati i segreti delle cure materne dei nostri antenati più antichi
Un nuovo studio internazionale mette in luce per la prima volta l’evoluzione del ruolo materno e delle cure parentali nelle madri di Australopithecus africanus, una specie che visse in Sud Africa più di due milioni di anni fa: allattavano i piccoli per i primi 12 mesi di vita e continuavano anche in seguito nei periodi in cui c’era carenza di cibo
![Le diverse abitudini di mobilità di due culture paleolitiche e il possibile ruolo del cambiamento climatico Le diverse abitudini di mobilità di due culture paleolitiche e il possibile ruolo del cambiamento climatico](https://beniculturali.unibo.it/it/notizie/le-diverse-abitudini-di-mobilita-di-due-culture-paleolitiche-e-il-possibile-ruolo-del-cambiamento-climatico/@@images/b052ba58-779f-4198-8537-50401589e8c8.jpeg)
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Le diverse abitudini di mobilità di due culture paleolitiche e il possibile ruolo del cambiamento climatico
I gruppi umani Gravettiani, probabilmente scomparsi a ridosso dell’Ultimo Massimo Glaciale, e i successivi Epigravettiani si spostavano sul territorio in modo diverso. Lo rivela un’innovativa analisi su alcuni denti rinvenuti nel sito pugliese di Grotta Paglicci