Conferenza di Federica Frabetti (University of Roehampton, London)
Introduce Alessandro Iannucci
Digital humanities e digital heritage sono le due frontiere cui da tempo si rivolgono gli umanisti attraverso l’utilizzo e lo sviluppo di metodologie informatiche. L’archeologia e la storia dell’arte, la biblioteconomia e l’archivistica, la musicologia, gli studi storici, la linguistica, la filologia e gli studi letterari: questi i principali campi del sapere oggetto negli ultimi anni di una radicale trasformazione grazie all’apporto dell’informatica. L’implementazione di tools e modelli concettuali digitali hanno efficacemente rinnovato i tradizionali statuti disciplinari: dai GIS alla modellazione 3D, dalla marcatura di testi all’information retrieval, dal restauro digitale alla creazione di vasti corpora e collezioni di testi letterari e di fonti storiche.
In particolare lo studio e la comunicazione dei beni culturali trovano un terreno particolarmente fertile nella nuova ‘cultura digitale’ che consente di andare oltre i confini delle discipline e di produrre una nuova visione, in cui i diversi settori – beni archeologici, archivistico-librari, storico-artistici, musicologici – non siano più pertinenza esclusiva degli studiosi di uno specifico ambito. L’approccio informatico e trasversale ai beni culturali accomuna i diversi oggetti di ricerca – il reperto archeologico, il monumento, l’opera d’arte, il codice miniato e il documento d’archivio – in una prospettiva epistemologica e metodologica unitaria.
Federica Frabetti, esperta di Digital Humanities e Principal Lecturer di Digital Media presso la Roheampton University, presso la sala Conferenze del DBC, Dipartimento di Beni Culturali, il giorno mercoledì 11 aprile 2018 alle ore 12, terrà un seminario su Quale informatica per i Beni Culturali? sulle sfide e le opportunità che la cultura digitale offre alla comunità di studiosi, operatori e fruitori del patrimonio culturale.
Alessandro Iannucci, docente di Tradizione classica e di Informatica per i Beni Culturali presso il DBC, introdurrà il seminario e avvierà una discussione sul tema, anche in relazione alla presenza di discipline informatiche nei curricula di studi in beni culturali.