Partendo dal recente volume "Maternal Materialities: Objects, Rituals and Material Evidence of Medieval and Early Modern Childbirth", edito da Brepols nel 2023 e curato da Costanza Gislon Dopfel (Saint Mary's College of California), il Dipartimento di Beni Culturali dell’Università di Bologna insieme con la Fondazione Ravenna Antica, promuove un incontro aperto alla cittadinanza sul tema quanto mai attuale del "prendersi cura di chi dà la vita".
La cura delle madri e delle puerpere, infatti, è una questione che riguarda tutti e tutti i tempi, in particolare i nostri e si presenta con diverse caratteristiche nei diversi ambienti e nelle differenti cronologie. Dai saggi raccolti nel magnifico libro riccamente illustrato (una serie di immagini verranno proposte e commentate per il pubblico) si ricavano spunti per esplorare un universo di legami femminili, rituali, oggetti e pratiche culturali che, nel corso della storia, hanno accompagnato non solo il momento del parto, ma anche il delicato periodo immediatamente successivo. Era un tempo in cui alle neo-madri veniva dedicata, fra Medioevo ed Età moderna, un'attenzione particolare, riconoscendo la fragilità e i pericoli di un momento fondamentale per la vita e la continuità della famiglia.
Questo incontro a più voci vedrà la partecipazione della curatrice del volume Costanza Gislon Dopfel e di Luigi Canetti, Maria Giuseppina Muzzarelli, Elisa Tosi Brandi, coautori e docenti del Dipartimento di Beni Culturali dell'Università di Bologna. Saranno approfonditi aspetti affascinanti come i rituali legati al parto, gli oggetti donati alle puerpere, il cibo e le bevande offerte e le vesti dedicate alle madri.
Attraverso il filo conduttore del "prendersi cura" delle madri e delle donne che donano la vita, si potrà non solo scoprire la mentalità della società tardomedievale, ma anche trarre spunti preziosi per riflettere sull'oggi, sul valore e il significato della cura e del sostegno a chi affronta l'esperienza della maternità.
Promotori: Labariani/DBC – Fondazione Ravenna Antica
Con la collaborazione di:
FAI-Fondo Ambiente Italiano, Delegazione di Ravenna
Slow Food Ravenna Aps