Fars meridionale (Iran), Sito UNESCO di Firuzabad

Progetto di ricerche sul paesaggio archeologico del Fars meridionale “From Firuzabad to the Persian Gulf”

Responsabile della Missione

Pierfrancesco Callieri

 

Ambito di ricerca e settori ERC di II livello

  • SH6 The Study of the Human Past: Archaeology and history” (12 III livello)
  • SH3 Environment, Space and Population: Sustainability science, demography, geography, regional studies and planning, science and technology studies” (2 III livello)

 

Data di attivazione e durata

Il Progetto è attivo dal 2019, grazie a un Progetto PRIN 2017 per la parte di finanziamento e al MoU con il Research Institute for Cultural Heritage and Tourism della Repubblica Islamica dell’Iran utilizzato anche per le attività a Tol-e Ajori. La Missione a Firuzabad è anche parte della convenzione con l’ISMEO. Sulla base della normativa iraniana, la missione opera nella forma di missione congiunta irano-italiana. Le attività di scavo e studio dei materiali prevedono la presenza di studenti in formazione e di specialisti nel campo della diagnostica sui materiali nonché di futuri interventi di conservazione delle strutture archeologiche.

Descrizione

Legato all’impegno del co-direttore italiano della Missione congiunta nel percorso che ha portato nel luglio 2018 alla registrazione dei monumenti di Firuzabad tra i World Heritage Sites dell’UNESCO quale componente del sito multiplo Sasanian Archaeological Landscape of Fars Region, il nuovo progetto, approvato dal RICHT e la cui prima stagione si è tenuta nell’autunno 2019, riguarda il contesto topografico della città proto-sasanide di Ardashir Khwarrah (Firuzabad), studiato in modo particolare nell’aspetto della connettività, partendo dall’indagine della piana via via estesa verso sud fino ad arrivare alla costa del Golfo Persico. Si tratta di una ricerca basata prevalentemente su ricognizioni di superficie e su uno studio dettagliato di tutte le evidenze archeologiche e architettoniche, dalla protostoria all’Islam, finalizzate alla compilazione di una carta archeologica; la documentazione che verrà raccolta per il periodo del III-IV sec. d.C. – epoca che vede la fine del periodo sub-arsacide dei dinasti locali del Fars e la nascita e il consolidamento della dinastia dei Sasanidi - verrà studiata nel dettaglio, in particolare per gli aspetti legati alla comprensione delle dinamiche insediamentali seguite alla nascita della dinastia sasanide nonché alla individuazione delle direttrici di connettività, comprese quelle marittime. In relazione a questo ultimo aspetto, un obiettivo di ricerca della massima importanza è costituito dalla individuazione di approdi e porti utilizzati durante il periodo proto-sasanide e fino al IV sec. d.C., ovvero in un’epoca di molto anteriore alle prime attestazioni di vita a Siraf, spesso a torto considerato il principale porto di epoca sasanide e poi proto-islamica assieme a Bushehr. Per questa parte della ricerca l’accordo in corso di definizione con lo Iranian National Institute for Oceanography and Athmospheric Studies permetterà il supporto scientifico e tecnico per la parte marina e subacquea del progetto.

La prima campagna del nuovo progetto è stata dedicata alla ricognizione sistematica della piana di Firuzabad con particolare attenzione alla individuazione di eventuali strade che dalla città circolare di Ardashir Khwarrah e dalle porte nelle sue mura urbiche - oggetto di indagine - si dipartono nella piana. La ricognizione prenderà avvio dalla documentazione resa disponibile dal Dr. D. Huff già del Deutsches Archäologisches Institut, che durante i lavori da lui diretti sul palazzo di Qal’e-ye Dokhtar tra il 1972 e il 1979 documentò in modo non sistematico le principali evidenze archeologiche della piana. L’uso di un drone permette l’aggiornamento delle foto aeree disponibili. Il materiale archeologico proveniente dalla città e dal territorio circostante, raccolto dalla locale soprintendenza e conservato nel suo deposito, verrà documentato e catalogato, e costituirà un indicatore importante per l’esito della ricognizione. Insieme a questo obiettivo principale, prenderà avvio lo studio delle immagini satellitari e delle foto aeree del tratto della costa del Golfo Persico individuato come possibile luogo di approdi di epoca proto-sasanide, cui verrà dedicato un primo sopralluogo sul terreno.

Il gruppo di lavoro comprende, oltre al codirettore iraniano Alireza Askari Chaverdi e ai suoi collaboratori, Luca Colliva, Emad Matin, Naghmeh Mahzounzadeh, Paolo Severi, Domenico Andreucci, Mattia Sesenna, Stefano Tilia, Mehrnaz Partow, Ali Eghra’, Maryam Soleymani, Maria Letizia Amadori, Serenella Mancini.

Informazioni per gli studenti

Sono ammessi all’attività di ricognizione esclusivamente studenti di Laurea magistrale in possesso di attestato di frequenza dei corsi sulla sicurezza nei cantieri archeologici e di certificato d’idoneità alla mansione di archeologo (con visita medica). Ai partecipanti è garantito vitto e alloggio, nonché il biglietto per raggiungere l'Iran. La missione nel Fars meridionale si svolge di norma nei mesi di aprile maggio di ogni anno e la selezione degli studenti ammessi a partecipare si basa sulla frequenza ai corsi di Archeologia dell’Iran preislamico e su una serie di parametri indicati nel bando.