Area di Persepolis (Fars), Parco archeologico di Firuzi

Scavo della porta monumentale proto-achemenide di Tol-e Ajori

Responsabile della Missione

Pierfrancesco Callieri

 

Ambito di ricerca e settori ERC di II livello

  • SH3 Environment, Space and Population: Sustainability science, demography, geography, regional studies and planning, science and technology studies” (2 III livello)
  • SH6 The Study of the Human Past: Archaeology and history” (12 III livello)

 

Data di attivazione scavo e durata

Il Progetto è attivo dal 2011, grazie a un MoU con il Research Institute for Cultural Heritage and Tourism della Repubblica Islamica dell’Iran, rinnovato più volte, e ad una convenzione con l’ISMEO, che partecipa al finanziamento delle attività. La Missione è anche riconosciuta dal MAECI con un contributo più cospicuo per ogni anno nell’ambito del Bando per il finanziamento delle Missioni Archeologiche Italiane all’estero. Sulla base della normativa iraniana, la missione opera nella forma di missione congiunta irano-italiana. Le attività di scavo e studio dei materiali prevedono la presenza di studenti in formazione e di specialisti nel campo della diagnostica sui materiali nonché futuri interventi di conservazione delle strutture archeologiche.

Descrizione

La Missione sta portando alla luce un monumento eccezionale, a 3,5 km a ovest della Terrazza di Persepoli, che è una copia esatta della sezione meridionale della Porta di Ishtar di Babilonia, dalla quale differisce solo per le dimensioni maggiori e per alcuni dettagli costruttivi, e che per la prima volta attesta l'esistenza di un insediamento reale nell'area di Parsa nella prima epoca achemenide, prima della costruzione della Terrazza da parte di Dario I. Costruita secondo una tradizione architettonica babilonese di mattoni crudi e mattoni cotti, con un rivestimento esterno di mattoni smaltati semplici o in rilievo, la porta di Tol-e Ajori appartiene a questa tradizione anche nel suo programma decorativo e figurativo fatto di mattoni smaltati che, trovati in situ o in strati di crollo, riproducono fedelmente i soggetti del monumento babilonese, compreso il drago-serpente babilonese (mushkhusshu) assente nell'iconografia achemenide.

Il gruppo di lavoro comprende, oltre al co-direttore iraniano Alireza Askari Chaverdi e ai suoi collaboratori, Luca Colliva, Emad Matin, Naghmeh Mahzounzadeh, Paolo Severi, Domenico Andreucci, Mattia Sesenna, Stefano Tilia, Mehrnaz Partow, Ali Eghra’, Maryam Soleymani, Maria Letizia Amadori, Serenella Mancini.

Informazioni per gli studenti

Sono ammessi all’attività di scavo esclusivamente studenti di Laurea magistrale in possesso di attestato di frequenza dei corsi sulla sicurezza nei cantieri archeologici e di certificato d’idoneità alla mansione di archeologo (con visita medica). Ai partecipanti è garantito vitto e alloggio, nonché il biglietto per raggiungere l'Iran. La missione nel Fars meridionale si svolge di norma nei mesi di aprile maggio di ogni anno e la selezione degli studenti ammessi a partecipare si basa sulla frequenza ai corsi di Archeologia dell’Iran preislamico e su una serie di parametri indicati nel bando.

Responsabile della Missione

Pierfrancesco Callieri

Professore ordinario