Il progetto si propone di portare un contributo di conoscenza relativo al patrimonio culturale dell’artigianato, attraverso la creazione di una banca dati sui prodotti italiani nei circuiti internazionali attraverso le Esposizioni Universali dal 1851 fino ad oggi, in modo da far emergere il modo con cui il prodotto artigianale italiano è stato e viene tuttora valutato sui mercati internazionali
Programma: il progetto parte dalla constatazione che lo spessore culturale delle lavorazioni artigiane tende a perdersi quasi naturalmente con il passare delle generazioni, per il fatto che si tratta in buona parte di un patrimonio immateriale. Vi è un complesso di saperi, pratiche e attitudini che è fondamentale salvaguardare e trasmettere attraverso le memorie del lavoro, la conservazione di prodotti, strumenti, tecniche e processi produttivi, attraverso i procedimenti della storia orale, della storia del lavoro e dell’archeologia industriale, con tutte le specificità e le varianti relative ai diversi campi di applicazione. Attraverso la creazione di un repository sulle produzioni italiane alle esposizioni universali si intende ricostruire la percezione dei contenuti distintivi dei prodotti artigianali italiani di qualità, e le strategie comunicative degli stessi, con particolare attenzione alle diverse fasi di crisi e cambiamento: dall’unificazione nazionale, passando per la fase del decollo industriale e poi della grande guerra, che mette a dura prova le produzioni artigiane, fino alla ripresa durante il fascismo e al difficile passaggio del secondo dopoguerra.
Responsabile scientifico: Giovanni Luigi Fontana (Università di Padova)
Partners: CNAM, EHESS, SiSlav.