Introduzione di Antonio Panaino; Premessa; L’astrologia e le sue principali suddivisioni; Gli omina celesti mesopotamici; L’oroscopo; L’astrologia cattolica; L’astrologia sasanide; L’astrologia storica; L’Anno Cosmico; L’astrologia storica nel mondo arabo; Māšā’allāh; I contemporanei di Māšā’allāh; Abū Ma’šar; Al-Battānī; Le “sorti” nell’astrologia storica; Al-Sijzī e gli oroscopi storici; Ulteriori sviluppi dell’astrologia storica; Mūsa ibn Nawbakt; L’astrologia storica a Bisanzio; I parametri astronomici; Conclusioni; Bibliografia; Indice dei nomi principali; Indice dei nomi nei testi greci; Indice delle figure e delle tabelle.
L’astrologia storica fiorì nell’Iran sasanide al fine di prevedere gli eventi naturali, ma anche per dare la possibilità ai sovrani persiani di operare le scelte migliori in campo politico-militare. Sfruttando gli strumenti offerti da questa dottrina, in particolare grazie alle congiunzioni di Giove e Saturno, gli astrologi sasanidi potevano, nel quadro delle tecniche proprie dell’oroscopia storica, predire i principali eventi della vita di un sovrano (dal concepimento alla morte), la durata del suo regno, il cambiamento di dinastia e persino azzardare il calcolo della durata della dinastia stessa. Questo libro offre una dettagliata indagine sia delle origini dell’astrologia storica, sia dei complessi percorsi conosciuti dalla sua trasmissione nel posteriore periodo arabo-islamico, in particolare quello abbaside, quando gli astrologi si spinsero a ricostruire la storia del mondo a partire dalle sue origini, sempre sulla base dei cicli delle congiunzioni dei due pianeti superiori. Infine, il volume dedica un certo spazio anche alla questione dei parametri matematico-astronomici impiegati dagli astronomi sasanidi nei loro modelli planetari e in seguito perfezionati dai loro successori islamici.