Sulla punta di uno spillo. Rapporto Scientifico sulla prima missione etnolinguistica nella Valle dello Yaghnob (Repubblica del Tagikistan) 31 luglio 2007 – 23 agosto 2007

Con uno studio monografico di Antonio Panaino. A cura di Gian Pietro Basello, Daniele Guizzo, Paolo Ognibene. Indo-Iranica et Orientalia. f.s. 4. 2008, pp. 240. 17x24 cm. ISBN: 9788884838643.

Riassunto; Gian Pietro Basello, Daniele Guizzo, Paolo Ognibene, Prefazione dei curatori; Antonio Panaino, Ringraziamenti alle istituzioni accademiche, agli enti di sostegno ed agli sponsor privati; Antonio Panaino, Attraversando la Valle dello Yaghnob: passato, presente e (possibile) futuro di una minoranza etno-linguistica; Relazioni geografiche; Relazioni storico-archeologiche; Relazioni tecnico-costruttive e architettoniche; Relazioni linguistiche; Relazioni etno-antropologiche; Relazioni medico-sanitarie; Relazioni tecniche; Appendici.

Una remota valle montana. Una lingua arcaica, ignota altrove. Una manciata di uomini e donne in uno spazio sconfinato, eppure condizionato dall’altitudine, dal vento e dalla disponibilità di acqua e pascoli. Questa è la Valle del fiume Yaghnob, meta di una spedizione scientifica della Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali dell’Università di Bologna, sede di Ravenna, guidata dal Prof. Antonio Panaino. Un luogo dove fare in fretta significa solo allungare il passo o cavalcare un mulo. Dove una notizia impiega, per arrivare, lo stesso tempo dell’uomo che la porta. I sui abitanti possono affacciarsi sul mondo attraverso qualche canale satellitare ma il mondo li ignora, né potrebbe sentire la loro voce. Siamo in Asia Centrale, nel Tagikistan centro-settentrionale, fra le catene montuose del Gissar e dello Zarafšān. La valle è sede storica di un popolo iranico la cui lingua è assai affine all’antico sogdiano, la lingua franca della Via della Seta parlata a Samarcanda e Bukhara in età preislamica. Quale che sia il rapporto tra gli yaghnobi moderni e gli antichi sogdiani, certo è che essi sono gli ultimi eredi di una tradizione più che millenaria che rischia di essere perduta. Il presente rapporto raccoglie le ricerche delle varie anime della missione. Lo studio monografico del Prof. Panaino descrive gli aspetti scientifici e umanitari più rilevanti, non senza passare attraverso un dettagliato esame bibliografico e critico della storia degli studi sul popolo yaghnobi e sulla sua lingua. Le relazioni redatte dai singoli specialisti coinvolti nella missione spaziano dalla descrizione geografica agli interrogativi posti dalla scoperta di incisioni rupestri, dallo studio dell’architettura vernacolare sacra e profana alle peculiarità linguistiche, dall’ampio spettro dell’indagine etnografica e antropologica fino alla descrizione puntuale dell’intervento

medico-sanitario.