La serie “Indo-Iranica et Orientalia”, inaugurata con il primo volume degli Studi iranici ravennati, nel 2011 (altri due sono seguiti nel 2018 e nel 2019), è ormai giunta al suo volume diciannovesimo, dopo quasi dieci anni di attività editoriale e un ventaglio di scelte tematiche - comprese nella estensione delle sue coordinate geografiche - che hanno riguardato la storia culturale, politica, sociale, religiosa e scientifica di un continente ben più ampio, nelle sue propaggini sia mediterranee che centro-asiatiche e estremo-orientali. Dagli studi zoroastriani a quelli manichei, dall’Iran esterno del mondo scitico-ossetico agli Alani caucasici e eurasiatici, dalla astronomia e astrologia diffuse nel mondo islamico alle loro più antiche ascendenze mesopotamiche, egiziane, greco-ellenistiche, indiane e cinesi; passando per i Magi e la medicina zoroastriana, riflessa nel canone avestico e nei testi pahlavi, senza trascurare la contemporaneità di scenari geo-politici ed etnolinguistici come il Tajikistan e la Valle dello Yaghnob, con le sua comunità eredi degli antichi Sogdiani.